>> Koop
bio: La parola ?koop? sta per cooperazione e potrebbe provenire dallo stesso universo del Miles Davis di Bitches Brew, creando non musica elettronica con un tocco di jazz, ma jazz moderatamente guarnito di musica elettronica. La musica dei Koop si ispira alla magia jazz vocale degli anni ?60 dell?icona svedese Monica Zetterlund (gi? vocalist di Thad Jones e del pianista Bill Evans), ed ? supportata da una grande line up di collaboratori, provenienti da varie esperienze musicali.
I Koop, Magnus Zingmark e Oscar Simonsson ,entrambi provenenti da Uppsala, principale cittadina universitaria svedese, e adesso residenti a Stoccolma, sono tra i primi appassionati di jazz del loro paese ad avventurarsi sui percorsi del be-bop e del latin, evitando nettamente la tendenza ?fusion?, di diluire lo spirito originale del jazz. Il loro background musicale ? molto variegato: l?iniziazione musicale di Magnus parte dall?epoca d?oro dell? hip hop dei Public Enemy e Boogie Down Productions, per accostare alla techno Detroitiana degli Inner City e della scena acid-house inglese e fermarsi successivamente (tornando indietro) al jazz degli anni ?60 ; Oscar invece , sin dall?inizio nutre una forte passione per John Coltrane, Charlie Parker e tutti i grandi maestri del jazz moderno. Con la speranza di recuperare un certo stile del jazz ?svedese?, smarrito dopo i ?60, i due svedesi decidono di unire le forze, con l?intento di favorire quello slancio, quella certa ?attitudine?, da sempre ricercata nei dischi jazz ?made in Sweden? di quegli anni, ma mai del tutto soddisfatta..... Percependo il jazz come ritmo e forma invece dell? ?accademica? idea che il jazz sia soltanto improvvisazione, i Koop riescono a sfuggire sia dalla ?freddezza? e ?ipnosi?, proprie della musica elettronica, sia dallo sterile tecnicismo senza via d?uscita di alcune registrazioni di jazz .